Gaiba giugno 2017

In un pomeriggio arroventato di fine giugno mi accingo a raggiungere Gaiba, un piccolo comune in provincia di Rovigo, poco più di mille anime. Cosa mi porta nell’ entroterra polesano invece di godermi il mare, tranquillamente spaparanzato sotto un ombrellone in compagnia di una birra fresca e della mia famiglia?

E’ il richiamo di un qualcosa di “curioso”, molto english: un Torneo di tennis su erba vera, il sorprendente Torneo di Gaibledon!!!

Prospettiva dei campi

Detta così sembra quasi una burlonata, forse nata proprio da un atteggiamento di sfida nei confronti di chiunque abbia reputato impossibile la realizzazione del “tennis giocato su erba” di una certa qualità, in una zona d’Italia non proprio vocata per questa superficie di gioco, così ho creduto finora. Ma di scherzoso c’è solo il nome. Qua ci si prende molto sul serio e ad attenderci, al nostro arrivo, troviamo il Presidente Nicola Zanca, uno dei fautori di questo progetto e che gentilmente mi concederà un’ora di intervista per capire come hanno fatto a realizzare tutto questo.

Intervista al Presidente Nicola Zanca

Proviamo anzitutto a capire di cosa stiamo parlando: Gaibledon prende il nome dal mitico Torneo di Wimbledon, il più antico e prestigioso evento nel mondo del tennis, che si tiene tra giugno e luglio appunto a Wimbledon (Londra). E’ il terzo dei tornei del Grande Slam in ordine cronologico annuale, l’unico ad essere giocato sull’erba. A questo punto, di fronte a questa realtà ho bisogno di risposte: come si fa a gestire una superficie di gioco del genere quando noi comuni mortali non riusciamo a mantenere “decenti” le nostre superfici in terra battuta, nei nostri Circoli? Come fate a reperire i soldi che vi servono? Prima di approfondire questi argomenti gustatevi questo video di presentazione prodotto ad hoc da loro stessi.

Ora facciamo sul serio:

Vi è chiaro tutto? Dopo aver visto alcune foto del centro sportivo di Gaiba e il video, ho voglia rompere le scatole a tutti quelli che fanno parte, in qualsiasi ambito, di una Società sportiva e sono sempre pronti a lamentarsi per tutto ciò che non va.

E ma, se avessimo più soldi…

…sono capace anch’io ad ottenere quei risultati con dei professionisti super pagati…

La nostra Società è limitata per colpa delle strutture carenti…

Queste sono le frasi tipo che ti rimbombano nelle orecchie quando parli con i “dinosauri/senatori” dello sport. Persone che da una vita sono all’interno di un ambito sportivo e che da una vita si approcciano allo stesso modo di fronte alle problematiche che nel quotidiano una Società deve affrontare. Vi rimando al post Come si fa a migliorare la gestione del Circolo? Andiamo a Scuola!!! se volete iniziare affettivamente a capirne di più su come il mondo dello sport amatoriale è cambiato dagli anni 2000.

Il mio scopo di oggi invece è quello di condividere con voi la storia di questa realtà sportiva che fa “scuola”, sposando l’idea che solo attraverso la competenza e la divisione dei compiti in base al ruolo che uno è chiamato a rivestire, si possono ottenere risultati di eccellenza senza essere professionisti del settore.

Vediamo assieme come sono riusciti a realizzare questo “capolavoro” in perfetto stile “tennismyself” e per farlo utilizzerò la regola delle 5W: chi, cosa, come, quando, perché?

Chi sono?

Logo di Gaibledon

Il Tennis Club Gaiba è una piccolissima realtà tennistica, con a disposizione un solo campo in terra rossa per far giocare i propri Associati. Durante un’animazione estiva, hanno montato “per scherzo” una rete da tennis sul vicino campo da calcio in disuso e da lì è iniziata la magia di Gaibledon. Era il 2012. Ad oggi rappresentano uno dei principali punti di riferimento, in Italia, per il gioco del tennis su erba naturale.

Cosa Fanno?

Giocatrici in fase di gioco

Organizzano Tornei Federali FIT e non solo, con lo scopo di diffondere il tennis giocato sulla superficie più difficile da “domare”, che ha visto la nascita questo meraviglioso sport. La Manifestazione di punta è il TORNEO SINGOLARE FEMMINILE DI GAIBLEDON aperto a partecipazione straniera, che mette a confronto atlete emergenti e di dichiarata fama, italiane e non solo. La vincitrice del 2017 è stata Corinna Dentoni , miglior ranking WTA 142.

Corinna Dentoni mi concede uno scatto

Come lo fanno?

Giardinieri al lavoro

Addetti alle righe del campo

Attraverso un Team affiatato e una suddivisione mirata dei compiti. Pubbliche relazioni, social (@Gaibledon su facebook e instagam), sponsor, giardinieri, logistica. Tutto viene gestito magistralmente da persone giovani e pimpanti. Spesso si tratta di studenti che dedicano il proprio tempo libero ad un progetto a cui credono fino in fondo.

Quando lo fanno?

Il clima è parte fondamentale per il reale svolgimento di tutte le attività. Sono pochi i mesi su cui si può contare su campi in perfette condizioni e vanno da maggio ad agosto. Ovviamente c’è una fase di preparazione pre-stagionale che prevede il ripristino del manto erboro e il “segnare” da zero tutti e quattro i campi che saranno a disposizione dei giocatori/trici durante la stagione.

Perchè lo fanno?

La Vision dei Fondatori di Gaibledon è quella di creare una sorta di “tappa” pre-Wimbledon che dia la possibilità, a tutti i giocatori/trici che ne vogliano approfittare, di allenarsi su una superficie di gioco che simuli quella ben più blasonata di Londra.

Ma questi di Gaiba sono pazzi???

No. Ragionandoci un attimo assieme, se dovessi mettermi nei panni di un giocatore/trice Professionista ma non un TopPlayer, le mie economie saranno limitate. Pensare di “sbarcare” a Londra ed allenarmi in vista del Torneo più famoso del mondo mi costerebbe una fortuna. Come faccio a risolvere il problema? Vado a Gaiba!!! I vantaggi si sprecano:

  • Sono ad un’ora di strada dall’ aereoporto di Bologna o Verona, un’ora e mezza  da quello di Venezia;
  • Il costo per il vitto e l’alloggio è molto più basso che nell’interland di Londra;
  • Ho a disposizione quattro campi a costo bassissimo e senza attese spasmodiche per giocarci;
  • Lo staff del Circolo è sempre presente ed a disposizione in caso di bisogno;
  • Oltre ad allenarmi mi posso anche confrontare con Players del mio livello;
  • Nessun stress derivante dalla vita frenetica che mi ritroverei in posti troppo affollati, o tempi morti a far code per strada per raggiungere alberghi e ristoranti.

Un giocatore/trice questi “conti” se li fa. Convive tutto l’anno con l’esigenza di far quadrare le spese che deve affrontare durante tutte le trasferte in giro per il mondo per poter raggiungere le varie sedi dei Tornei.

“Copiamoli”

Passiamo in rassegna il loro modo di intendere il progetto Gaibledon:

  • Hanno trovato una “nicchia” poco sfruttata che dà grandi soddisfazioni.

Regola fondamentale: Se non ti diverti a fare una cosa allora non devi iniziarla a fare

  • Hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale, la Regione Veneto e sensibilizzato i commercianti locali che hanno visto in questi ragazzi qualcosa di “fresco”, con un progetto di “valore”.
  • Hanno stretto collaborazioni con Scuole tennis interessate al prodotto offerto, come ad esempio il Crédito Real Tennis Center di Mérida nel Messico,  che ora ha la possibilità di far “sbarcare” i propri giocatori in Europa senza sborsare cifre improponibili per poi approcciare nel miglior modo il Torneo londinese.
  • Hanno, di conseguenza, trovato Sponsor importanti al di fuori del panorama locale come Enel e Head, per citarne solo alcuni.

    Foto di rito prima del match

  • Si sono dedicati a pubblicizzare gli eventi programmati sia attraverso i social sia tramite le piattaforme tradizionali, concedendo interviste anche a chi è “sconosciuto” come noi, avendo cura di dedicarci il giusto tempo senza farci sentire di troppo. Le troup di Sky, SuperTennis e Rai, hanno già più volte messo piede su questi campi.

Perchè lo “show” funzioni ad ognuno il proprio compito:

  • Un Direttivo affiatato pianifica con molti mesi di anticipo quello che si intende realizzare come kermesse principale dell’anno, questo dipende dal montepremi a disposizione per l’annata. Per “affiatato” intendo un gruppo di persone che hanno chiaro quello che vogliono ottenere, il cosidetto “Focus”. Non c’è motivo di sprecare energie in sterili riunioni dove ci si lamenta e basta (ne sapete qualcosa voi per caso?);
  • Il Presidente cura le pubbliche relazioni a trecentosessanta gradi;
  • Una squadra di giovanissimi giardinieri, dopo aver appreso le metodiche necessarie ed indispensabili per il corretto mantenimento delle superfici di gioco, si dedica alla cura del manto erboso tutti i giorni più volte al giorno. Vi garantisco che non è cosa facile.
  • Un altro gruppo, durante le attività, alieta giocatori e pubblico con un “banchetto di accoglienza” che non guasta mai.
  • Sui campi di gioco, addetti attenti, sono sempre pronti ad assecondare  le esigenze degli atleti e dei Giudici.

Tutti sanno perfettamente cosa fare, lo fanno nel migliore dei modi e come ama dire Nicola, il Presidente del T.C. Gaiba:

E’ un lavoro di sinergie ed ognuno di noi è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci prefiggiamo di volta in volta.  Non posso essere che pienamente soddisfatto del nostro Gaibledon!!!

Tanto per mettere i puntini sulle “i”:

Anche presso la Wimbledon Foundation non sono passati inosservati gli sforzi e i risultati ottenuti da parte del T.C. Gaiba per il loro sogno diventato realtà, complimentandosi con una lettera Ufficiale ed omaggiandoli con dei gadgets.

Progetti per il futuro:

Parla sempre il Presidente: “Vogliamo instaurare un rapporto ancora più stretto con il territorio, portare più persone a visitare i nostri luoghi: Venezia, Verona, Ferrara, Bologna. In parole povere continueremo a pensare in grande per ottenere grandi risultati. Anche una sola prenotazione in albergo o dei coperti in più in un ristorante indotti dalle nostre attività per noi saranno un grande vittoria. Per ottenerlo vogliamo realizzare altri due campi in aggiunta ai quattro esistenti, migliorare la bellezza del Centro sportivo e puntare ad un Torneo da 15.000,00 euro di montepremi. Ci stiamo lavorando…”.

Quanti insegnamenti mi porto a casa mentre si fa sera. Che bel “bottino”. Non me lo aspettavo ma ne farò sicuremente tesoro e spero pure voi. In bocca al lupo caro Nicola e grazie a tutti!!!

Vi lascio con alcuni splendidi video, che premiano gli sforzi di un anno di lavoro. Un abbraccio a tutto lo staff e W Gaibledon!!!

Un saluto da Max Saggia