E’ a tutti gli effetti lo strumento che preferisco quando lavoro su un campo in terra rossa. E’ la mia “penna” e con esso metto in atto molteplici interventi sia di manutenzione ordinaria che straordinaria. La sua versatilità spesso e volentieri è oscura ai più, quindi è giunto il momento di parlarne.

A cosa serve e cos’è?

Il frattazzo o livella che dir si voglia è uno strumento fatto a forma di “T” rovesciata che serve a raschiare, livellare, richiamare la terra rossa presente in un campo da tennis. Comunemente può essere fatto di legno, di ferro, in alluminio od ibrido. Per ibrido intendo ad esempio un articolo avente l’asta in legno ed il terminale in ferro oppure con terminale sempre in legno dove è stata avvitata una striscia di acciaio per tutta la lunghezza del terminale. A seconda del suo assemblaggio esso assumerà determinate caratteristiche e specifico “peso”, che ne contraddistinguono la funzionalità. Quindi ogni frattazzo lavora diversamente dagli altri. Bisogna prenderci la mano altrimenti si fanno malanni.

La differenza tra i vari frattazzi/livelle

  • Il frattazzo/livella con terminale in legno ti permette di lavorare “morbido”. E’ molto difficile fare “danni” al campo anche se hai poca esperienza. Mal che vada “sposti” terra da un punto all’altro inutilmente. Per la cronaca è il mio preferito.

Le livelle in legno, le mie preferite.

  • Il frattazzo/livella con terminale in ferro è potenzialmente molto invasivo. Se non lo usi con criterio rischi di rovinare il campo perché questo articolo sia in fase di “richiamo”, cioè quando lo tiri verso di te, sia in fase di “livellamento”, cioè quando lo porti verso esterno, tende a “grattare” la superficie di gioco. Così facendo il campo si “consuma” come un pezzo di grana con la grattugia. Ciò accade per colpa del suo peso e dalla lama che “scivola” molto meno rispetto al terminale in legno ed intacca di più il terreno.
  • Il frattazzo/livella con il terminale in alluminio. Sicuramente la più leggera e maneggevole rispetto ai precedenti. Ci si lavora benissimo ma anche qua bisogna prestare attenzione al terminale perché devi imparare a capire quale sia l’angolatura migliore da tenere per ottimizzare il risultato che vuoi ottenere. Angolo sbagliato: campo da sistemare.

Livella in alluminio. Leggera e molto maneggevole.

Quando usarlo

  • Nel quotidiano, per ridistribuire eventuali accumuli di terra sotto rete, a fondo campo ed ovunque ce ne sia bisogno. E’ quindi il miglior alleato pre/post tappeto/stuoia livellatrice. Se vuoi approfondire anche questo argomento leggiti:”Terra rossa, i fondamentali: Come sfruttare al meglio il tappeto”.
  • In caso di pioggia, lo puoi usare per “smuovere” il manto che fa tutt’uno con il sottomanto del terreno di gioco senza correre il rischio di fare danni. Se al terminale andiamo ad aggiungere una lama seghettata, con le punte rivolte verso il terreno ovviamente, allora potremo essere ancora più “incisivi” ma attenzione a non esagerare con i passaggi.

Livella con lama seghettata

  • In fase di manutenzione straordinaria sostituisce alla grande la “scala” che di solito viene usata per livellare la superficie. In questo caso meglio avere una base molto più larga per livellare più terra con un unico passaggio.
  • La versione a base stretta, circa cinquanta centimetri di larghezza, in ferro, è ottima per la pulizia perimetrale del campo.

Come maneggiarlo per il riordino del campo

Siete mai andati a raccogliere il “fieno”? Io sì, essendo mezzo Sudtirolese. Prima di farlo bisogna riportare sui filari di raccolta il fieno che le apposite macchine non sono riuscite a convogliare; qua entra in gioco il rastrello. Ti prendi una porzione di prato e inizi a stenderlo verso l’esterno per poi richiamarlo a te. Ho detto stenderlo e non lanciarlo. Continuate su tutta l’area, fino a quando avrete “racimolato” tutte le pagliuzze. Il frattazzo è il nostro rastrello, il prato è il nostro campo e le pagliuzze il manto. Stesso procedimento ragazzi. Nulla più, nulla meno. Unica differenza: lavorerai nella prospettava di riportare la terra dove pensi che manchi. Il tappeto poi farà il resto.

Il segreto per lavorare con il frattazzo come Dio comanda: stenderlo, facendolo scivolare, per poi richiamarlo verso di se.

Fai da te

Online e offline puoi comprare quello che più si addice alle tue esigenze. Se però vorresti fartene uno da solo, non è una impresa realizzarlo. Guarda qua come ho fatto io: ”Frattazzo in legno fai da te per campi da tennis in terra rossa. Tutorial”