Il presente è il primo di una serie di 3 video che hanno come focus principale il famigerato “campo su base sintetica intasata con terra rossa”.

Salto a piè pari il concetto di “campo in terra rossa sintetica”, che come terminologia può risultare fuorviante, e mi focalizzo con il termine “ibrido”. Per “ibrido” si intende il campo solitamente composto da 2 elementi: la base e l’intaso.
La base può essere in erba sintetica ma anche in membrana sintetica. Non escludo che ci siano altre opzioni.
L’intaso invece è rappresentato dalla terra rossa, le miscele di terra di vario genere, o le stratigrafie di terre, sempre di vario genere, usate per riempire lo “scheletro” della base.
Ciò significa che se un tappeto in erba è alto 18 millimetri, questo deve essere saturato di terra fino a quando a vista non scompare il filamento di sintetico.
Per la membrana i millimetri da colmare saranno molti meno, appena 2 o 3.
Detto ciò, nel video prendo visione di un campo ibrido a membrana, intasato di manto antivento che però in fase di manutenzione viene “rinvigorito” con del sottomanto.
Non esprimo valutazioni in merito all’utilizzo del sottomanto in quel preciso contesto perchè non è quello che mi interessa.
Quello che mi interessava era vedere come performa un campo di 9 anni dalla sua costruzione e cosa ne pensano coloro i quali a suo tempo hanno investito su tale superficie di gioco.