Maltempo a ferragosto, pre e post nubifragio
Prepararsi all’arrivo di un temporale è sempre buona cosa, soprattutto se questo è anticipato da un forte vento. Il modo migliore per limitare i “danni” è quello di “inchiodare” il manto al terreno allagando il campo prima che arrivi il potenziale nubifragio. Ripristinare il manto sulla superficie perchè è volato
#errore
🇮🇹 Chi non lavora non fa danni. Questa massima vale perfettamente nel mio caso. La bussola l’ho semplicemente “fresata” con la motozappa, almeno ci ho provato 😂😂😂. Quello che conta però è risistemare tutto. Ragazzi cercate di convivere con gli errori, vi miglioreranno!!! Ricordatevi: chi non sbaglia di solito è
Manutenzione campi in terra rossa, ARCUT 2.0 della Greenetiks
Esistono macchine che puoi usare in autonomia e che ti permettono di “recuperare” un campo quando ormai pensi che tutto sia perduto. Questi interventi a me piace chiamarli “micro manutenzioni” ma in realtà sono veri e propri lavori di ripristino a basso impatto in termini di fatica e con una
#manutenzione
🇮🇹 Ogni momento è buono per fare manutenzione. Dopo la pioggia, il campo relativamente “elastico” ti da una mano per provvedere a rinforzare parti “magre” del campo oppure letteralmente rovinate. Un restyling veloce che va fatto al “volo” perché il nuovo sottomanto aggrappa molto bene su una base ruvida ma
Campo in terra rossa, dopo 3 giorni vediamo com’è andata a finire. Post allagamento #2
Chissà se i campi si sono “ripigliati” dopo la batosta dell’allagamento di cui ho parlato nel video precedente “Campo in terra rossa, alla scoperta della “crosta” e manutenzione post allagamento #1″ che trovi a questo link https://www.youtube.com/watch?v=x5LzS… oppure se sono ancora al palo, o peggio, parzialmente disintegrati e mi riferisco
#recinzione
🇮🇹 Si parte con una nuova sperimentazione👊. Sostituire parzialmente o totalmente la recinzione perimetrale del campo è sempre causa di 1000 punti di domanda!!! Riuscirò a fare un buon lavoro? Si noterà la differenza in termini di qualità e resa estetica tra recinzione nuova e quella esistente? E se invece
Campo in terra rossa, manutenzione post allagamento #1. Alla scoperta della “crosta”.
Succede sempre più spesso di vedere campi in terra rossa “disintegrati” a seguito di “bombe d’acqua” estive o temporali, comunque di una intensità disarmante. Il primo suggerimento che vi posso dare è di contare fino a dieci e nel modo più sereno possibile cercare di capire cosa si può fare
#tappeto
🇮🇹 Anche l’uso dello spazzolone con le setole in plastica rigida può essere un’ottima alternativa all’uso del tappeto, in questo caso specifico per velocizzare la fase di stesura del manto su un campo appena rifatto. Questo strumento ti permette infatti di fare presa sul manto ancora umido e stenderlo meglio
Campo in terra rossa, i loghi “disegnati” sulla superficie di gioco dopo un anno sono…
…ANCORA LI’!!! Ebbene sì cari miei. Con qualche accortezza le puoi salvaguardare nel tempo e quindi prolungarne la vita ben oltre una singola stagione sportiva. Non che a rifarla ci perdiate troppo tempo, ma se un lavoro è fatto bene e vi dà soddisfazioni non vedo il motivo di riprenderlo
#camponuovo
🇮🇹 Su un campo appena rifatto è cosa normale che ci si ritrovi della “grana libera” di sottomanto (sono i vari cumuli che vedi in foto). Il sottomanto infatti è composto da varie granulometrie di laterizio e nel momento in cui lo si compatta parte di questo materiale, nonostante la