Cos’è una “scritta sul campo”?

Hai mai fatto caso guardando la tv, che “disegnata” sul campo, solitamente in corrispondenza della rete di gioco, c’è il nome della località in cui si sta svolgendo il Torneo? Beh, quella io la chiamo “scritta sul campo”. Solitamente viene creata in 2 modi: inchiodando letteralmente una serie di caratteri in plastica sul terreno di gioco, oppure pitturandola direttamente sullo stesso.

Il fascino della customizzazione

Qual è la migliore?

Non saprei rispondere, se le realizzano in entrambi i modi un perché ci sarà. Probabilmente quella inchiodata ha una resistenza all’usura migliore rispetto all’altra, ma la seconda ha uno spessore veramente irrisorio e ha potenzialità maggiori sotto il profilo della customizzazione. Nella pratica potresti pitturare qualsiasi cosa.

Perché farla?

Prestigio? Riconoscibilità? Pubblicità? Risponditi come meglio credi, fatto sta che vederla presente su di un campo in terra rossa crea interesse sia al giocatore che allo spettatore ed è indubbio che di riflesso tale scritta “presenti” il Circolo in modo più “professionale”. Una sorta di ciliegina sulla torta che non fa mai male.

Verniciata, quando la si può realizzare?

L’unico requisito che deve rispettare il campo è di essere “asciutto”, nel senso che la superficie da trattare non deve essere umida. Evitiamo quindi di realizzarla su campi rifatti da pochi giorni o su campi reduci da piogge. Il motivo? Non si riesce a creare una buona base su cui poi poter spruzzare la vernice. Ne risulterebbe una scritta che nel giro di poco tempo “sfoglierebbe”, quindi da rifare.

Quanto dura?

La pittura va “ritoccata” con una certa cadenza perché tende a usurarsi per via dell’abrasione che la terra rossa esercita su di essa quando ci passiamo sopra con la stuoia livellatrice.

Procedura per realizzarla

Prima di iniziare vi elenco le cose che dovete procurarvi:

  • Una scopa;
  • Dei guanti;
  • Una mascherina;
  • Occhiali protettivi;
  • Olio di lino cotto;
  • Una ciotola;
  • Un pennello;
  • Il negativo della scritta/logo;
  • Vernice spray;
  • Del cartoncino per non “sbavare” quando spruzzi;
  • Un cappello per il sole :-).

Con l’ausilio di una scopa iniziamo con il ripulire dal manto e dalla grana di terra rossa, la superficie oggetto dell’opera. Successivamente versiamo l’olio di lino cotto in una ciotola e per mezzo di un pennello iniziamo a stenderlo, ricoprendo l’area che ci servirà per realizzare il logo/disegno. Abbondate pure con l’olio di lino cotto, fare pure più passate. Mi raccomando, non abbiate fretta ad usare lo spray perché se la base di partenza non è buona state sicuramente facendo un lavoro non ottimale. Tale sostanza infatti, deve saturare il sottomanto, che di conseguenza “cementificherà”. Facciamo trascorrere delle ore prima di passare alla realizzazione vera e propria della scritta.

Meglio preferire giornate calde per velocizzare la fase di “cementificazione” della base

La “cementificazione” del terreno è evidente

Una volta che la “base” è pronta, posizioniamo la dima/mascherina del logo/scritta che vogliamo realizzare e, previa protezione per mezzo di cartoncino delle aree che non vogliano sporcare di vernice, iniziamo a spruzzare lo spray. Anche in questo caso serviranno più “passate” per vedere una scritta bella colorata, quindi non insistete troppo all’inizio. Alla vernice serve tempo per seccare e fissare. E’ importante per la vostra salute usare occhiali protettivi, mascherina e guanti, non si sa mai.

Cosa fare se la scritta “sfoglia”?

Non tutte le ciambelle escono con il buco, lo stesso potrebbe valere per le nostre realizzazioni. Se la scritta “sfoglia” significa che la vernice non ha trovato una base valida su cui aggrappare. Si corre ai ripari grattandola via con l’ausilio di una spatolina e aggiungendo nuovamente dell’olio di lino cotto prima di rispruzzare lo spray. Se però il sottomanto è troppo umido tale operazione non risolverà nulla. E’ il momento in cui stiamo provando a realizzare la scritta che è sbagliato, quindi rimandate a quando il campo sarà più “asciutto”. Vi ricordo anche che l’olio di lino è meglio usarlo solamente dove effettivamente si andrà a verniciare perchè la “cementificazione” del sottomanto si nota visivamente ad occhio nudo se non coperta dal manto.

Poco olio di lino cotto e campo umido portano la vernice a sfogliare

Si può usare solo la vernice spray?

No. Al Foro Italico a Roma utilizzano anche la vernice stradale stesa con il pennello.

Da non fare

Mai spennellare l’olio di lino cotto sopra la vernice. La vernice fa da barriera impedendo all’olio di penetrare e di conseguenza questo non si asciuga da solo, cercate quindi di tamponare con della carta.